La Società Italiana di Aerosol ha come obiettivo principale l’approfondimento delle tematiche legate allo studio del particolato atmosferico e la creazione di sinergie tra i diversi professionisti provenienti da enti di ricerca, agenzie per il controllo/monitoraggio dell’inquinamento e aziende specializzate nel settore della strumentazione per le misure ambientali. È organizzata in quattro gruppi di lavoro:
WG1: Sorgenti e processi di generazione degli aerosol
Coordinatrici: Eleonora Cuccia ARPA Lombardia Via Rosellini 17 – 20124 Milano
Maria Chiara Bove ARPA Liguria, U.O. Stato di Qualità dell’aria Via Bombrini 8 – 16149 Genova |
L’aerosol atmosferico ha un importante impatto sull’ecosistema, sulla salute umana e sui cambiamenti climatici. I processi di formazione dell’aerosol così come i meccanismi di invecchiamento e le interazioni con una serie di processi atmosferici sono molteplici e pertanto diversi aspetti sono ancora soggetti ad approfondimento.
Questo gruppo ha come scopo principale quello di investigare le proprietà fisiche, chimiche e ottiche dell’aerosol atmosferico e le sue interazioni. Inoltre, sono state considerate le indagini svolte per tenere conto del complesso sistema multifase e la modellistica applicata all’aerosol. Questo gruppo si dedica anche alla comprensione, analisi e conoscenza del ciclo di vita del particolato atmosferico, con particolare attenzione al suo ruolo nella formazione delle nubi ed al suo impatto sull’equilibrio radiativo della Terra. Il gruppo si propone inoltre di effettuare studi e approfondimenti anche mediante interazione con gli altri gruppi di lavoro IAS in particolare mediante lo studio di source apportionment per l’identificazione delle diverse sorgenti che concorrono alla formazione del particolato atmosferico e mediante l’eventuale l’utilizzo di camera di simulazione atmosferica. Questo gruppo di lavoro è composto sia da personale delle Agenzie regionali di protezione ambientale che da personale di enti di ricerca costituendo un forum scientifico interdisciplinare impegnato a favorire da una parte lo scambio scientifico e dall’altra l’attenzione all’aspetto legislativo promuovendo interazioni tra diversi comparti ambientali e all’interno dell’ampia comunità scientifica dell’aerosol atmosferico. |
WG2: Tecniche di campionamento e analisi del PMx Coordinatrice: Daniela Cesari Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) U.O.S. di Lecce Str. Prov. Lecce-Monteroni Km 1,2 – 73100 Lecce |
La tematica “Tecniche di campionamento e analisi del PMx” trattata dal GdL copre non solo gli aspetti relativi alla misurazione dell’aerosol e delle sue proprietà chimico-fisiche, ma si interessa anche della valutazione dei dati acquisiti dalla strumentazione. L’obiettivo principale è lo scambio di informazioni ed esperienze sia sugli aspetti metodologici che sulle problematiche relative al campionamento e alla caratterizzazione fisico-chimica degli aerosol atmosferici.
La tematica trattata pertanto è tale da attrarre l’interesse di diversi professionisti provenienti da enti di ricerca, agenzie per il controllo/monitoraggio dell’inquinamento e aziende specializzate nel settore della strumentazione per le misure ambientali. Attività svolte: Smart Sensors Intercomparison |
WG3: Aerosol atmosferico proprietà, processi e trasformazioni in atmosfera
Coordinatore: Luca Ferrero Università degli Studi di Milano-Bicocca (UNIMIB), Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra
Piazza della Scienza 1 – 20126 Milano
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Si occupa degli aspetti legati alle proprietà fisiche e chimiche dell’aerosol atmosferico e ai processi che le determinano, oltre che dell’impatto dell’aerosol sull’atmosfera. |
WG4: Aerosol in aree polari e remote
Coordinatrice: Elena Barbaro Istituto di Scienze Polari (ISP), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Sede di Venezia Via Torino 155 – 30172 Mestre Venezia
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Questo gruppo ha lo scopo di coinvolgere tutti i ricercatori che si occupano dello studio dell’aerosol atmosferico campionato in aree polari e remote, quali i siti di alta montagna, incentivando lo scambio scientifico in ambito nazionale ma anche internazionale. Il gruppo mira a coordinare le attività in aree polari, come ad esempio i progetti presso l’osservatorio atmosferico di Gruvebadet (Isole Svalbad, artico norvegese) e anche in Antartide presso le basi Mario Zucchelli e Concordia. Il GdL mira anche ad incentivare e coordinare le ricerche tra i gruppi che studiano l’aerosol in siti montani, organizzando workshop specifici sul tema.
Un altro aspetto importante dell’attività del GdL è la divulgazione presso le scuole ma anche rivolto a tutto il pubblico per far comprendere l’importanza dello studio dell’aerosol in queste aree remote. |
WG5: Effetti del particolato atmosferico sulla salute Coordinatore: Lorenzo Massimi Laboratory of Environmental Chemistry
Department of Environmental Biology
Sapienza University of Rome
Piazzale Aldo Moro, 5, 00185 Rome (ITALY)
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Nel corso degli anni, numerosi studi hanno identificato nella generazione di stress ossidativo uno dei principali meccanismi attraverso cui il particolato atmosferico (PM) esercita i suoi effetti negativi sulla salute. La capacità del PM di indurre stress ossidativo è spesso stimata attraverso saggi acellulari di potenziale ossidativo (OP) o mediante saggi cellulari.
I saggi acellulari di OP sono sempre più utilizzati perché sono veloci, facili da applicare e possono essere utilizzati sull’elevato numero di campioni tipico delle campagne di monitoraggio del PM. Tuttavia, i saggi di OP presentano diverse criticità dovute all’assenza di protocolli standardizzati, alla diversa selettività dei saggi rispetto alle singole componenti e/o sorgenti emissive di PM e alla loro non ancora pienamente verificata rappresentatività dell’effettiva generazione di stress ossidativo in organismi viventi. I saggi cellulari sono più rappresentativi ma richiedono costi più elevati e/o tempi di applicazione più lunghi, rendendo più difficile la loro applicazione su un elevato numero di campioni. Inoltre, nel corso degli anni sono state valutate molteplici risposte biologiche su diverse linee cellulari, ciascuna delle quali maggiormente associata a specifiche caratteristiche chimico-fisiche delle polveri, rendendo di difficile interpretazione i risultati ottenuti su scala nazionale. L’utilizzo di organismi modello, ancora poco diffuso, può consentire la valutazione di ulteriori vie di risposta presenti in sistemi biologici più complessi e quindi maggiormente rappresentativi degli effetti sulla salute umana. In quest’ambito, questo gruppo di lavoro multidisciplinare della IAS, composto sia dal personale di enti di ricerca che dal personale delle agenzie regionali di protezione ambientale, ha lo scopo di raccogliere ed elaborare, su scala nazionale, le informazioni necessarie per comprendere le relazioni tra le proprietà chimico-fisiche, le sorgenti emissive e gli effetti sulla salute del PM. |